Dietro al design: intervista a Nahum Escobedo
La Polestar Precept è un'autentica dichiarazione di intenti sulla direzione che sta prendendo il marchio. A questo proposito, abbiamo spiegato nei minimi dettagli la tecnologia innovativa, i materiali e il design della Precept. Ma non abbiamo ancora spiegato che cosa ha ispirato il design e, per questo, abbiamo intervistato Nahum Escobedo, Senior Exterior Designer.
A cosa si deve la scelta di rendere la Precept molto più realistica rispetto a tante altre concept car?
In passato, le concept car erano un modo per sfidare i limiti del design e della tecnologia. Ora la tecnologia si muove velocemente, il che ci consente di essere molto più creativi nel mostrare visioni e idee allo stesso tempo concettuali e molto più vicine alla realtà. Tutti amano le concept car, ma sanno che non vedranno mai niente di simile sulle strade. Al contrario, vedono quello che i marchi presentano sul mercato ed è una grande delusione. Noi non volevamo fare promesse ingannevoli, perciò ci siamo concentrati sulla creazione di un'auto dall'aspetto futuristico e splendido, che si potrà acquistare in un futuro molto vicino. La sostenibilità è un altro elemento importante: cerchiamo di non sprecare materiali o risorse. Il nostro obiettivo è creare auto magnifiche ed entusiasmanti, ma con la consapevolezza del fatto che è necessario un cambiamento nel settore automobilistico per quanto riguarda l'utilizzo di materiali riciclabili e in termini di sfida al design convenzionale.
Qual è il tuo elemento di design preferito della Precept e perché?
È una domanda difficile! Mi piace molto la parte posteriore. Ha un look molto tecnologico e aerodinamico, è minimalista, futuristica e ogni minimo dettaglio ha una funzione precisa.
È giusto definire la Precept una concept car? Non sarebbe meglio chiamarla una "commitment car", un'auto che rappresenta un impegno?
È una domanda davvero interessante, perché la parola "impegno" spaventa molte persone (ride). Preferisco definirla un'"auto con una visione dell'immediato futuro". È la nostra visione, una dimostrazione dei nostri principi fondanti e non è lontana dalla realtà. Non abbiamo mai voluto definirla come una concept car. Sai, se penso alla parola "concept", mi ricorda un "con artist", un genio della truffa. Una concept car è un'auto che magari non verrà mai realizzata. È un'illusione. La Precept, invece, rappresenta un punto di riferimento. È l'inizio di qualcosa di nuovo.