Panorami sonori globali con Lisa Nordström
L'universo Polestar è fatto di precisione. Materiali, colori, dimensioni, angoli, tutto è oggetto di un'attenzione meticolosa. Questo accade, in parte, perché l'esperienza spesso coinvolge più di uno dei cinque sensi. Questo vale per i prodotti. Vale per il marchio. E vale anche per gli Space.
Il metallo brunito della parete espositiva dei componenti, per esempio, è più di un fattore estetico. È anche piacevole al tatto, unendo così l'esperienza tattile a quella visiva. E poiché nulla è lasciato al caso nell'universo Polestar, abbiamo dedicato alla ricerca dei suoni dello Space la stessa meticolosa cura posta per qualsiasi altro aspetto. Ed è qui che entra in gioco Lisa Nordström.
Compositrice, musicista e frequente collaboratrice di Polestar, Lisa Nordström ha creato una colonna sonora di nove ore ascoltabile nei Polestar Space di tutto il mondo. Costituita da quattro parti da riprodurre la mattina, a mezzogiorno, il pomeriggio e la sera, questa composizione è più un panorama sonoro che una colonna sonora. I suoni e i motivi d'ambiente creano un'esperienza uditiva coinvolgente, priva di ganci, ripetizioni e cori.
«Il mio approccio è stato come quello di una colonna sonora per un film», ha spiegato Lisa Nordström. «Ho dovuto individuare motivi che potessero essere funzionali ad amplificare l'esperienza, ma che forse non funzionerebbero fuori dal contesto dello Space».
Detto questo, non c'è bisogno di visitare un Polestar Space per vivere l'esperienza delle creazioni musicali della Nordström (anche se lo consigliamo, soprattutto perché stiamo aprendo sempre più Space). I panorami sonori globali che ha creato sono ora disponibili in oltre 50 diversi servizi di streaming, tra cui (ma non solo) Spotify, Apple Music, Amazon Music e altri, unitamente a pezzi da lei composti per rappresentare ciascuno dei colori degli esterni della Polestar 2.
I suoni presenti nei Polestar Space sono il nostro tema di ricerca più recente, oggetto della nostra meticolosa attenzione ai dettagli. Dopo tutto, ha senso sfruttare più di uno stimolo sensoriale.